Sulla caduta dei capelli se ne sentono davvero tante. In molti casi si tratta di falsi miti o, ancor peggio, di metodi bislacchi per cercare di arginare il problema.
Proprio di recente, negli Stati Uniti d’America, è stato proposto un nuovo metodo, definito infallibile e, sicuramente, alternativo. Coloro i quali hanno portato avanti questa ricerca, infatti, sostengono che l’uovo possa essere la soluzione definitiva per risolvere i problemi connessi all’alopecia.
Ma è effettivamente così? Prima di dare una risposta a questo quesito, cerchiamo di capire in che modo è stato portato avanti lo studio in questione.
L’uovo serve a bloccare la caduta dei capelli?
Sappiamo bene che la salute dei capelli passa anche attraverso ciò che si mangia a tavola. Per questo motivo, una dieta sana ed equilibrata è il segreto per una chioma fluente e in buona salute. Ma quali sono gli alimenti che devono essere integrati nella propria dieta? Di certo tutti quelli che contengono le preziosissime vitamine, ma non solo.
Un recente studio, infatti, ha dimostrato che anche l’uovo è molto importante. Il perché è presto detto.
Nello specifico, un recentissimo studio giapponese, i cui risultati sono stati pubblicati sul noto Journal of Medicine Food, si sostiene che il tuorlo dell’uovo è il vero segreto per contrastare l’alopecia. Si tratta di un fattore che è stato denominato HGP, che sta per Hair Grow Peptide, ossia peptide per la crescita del capello. Il suo compito sarebbe quello di andare a stimolare la crescita dei capelli.
Niente più farmaci ed effetti collaterali? Sebbene sia presto per dirlo, la ricerca in questione parla chiaro. Quest’ultima è stata svolta su una serie di polli il cui plumaggio è iniziato a crescere in maniera molto veloce circa due settimane dopo la schiusa. Questo ha fatto pensare che l’uovo contenga in sé degli elementi determinanti per la ricrescita dei capelli. Nello specifico, si tratterebbe di una serie di peptidi idrosolubili che si trovano, per la precisione, nel tuorlo d’ uovo e che vanno a rendere possibile la produzione di Vegf, che è il medesimo fattore che, ad esempio, viene stimolato anche dal finesteride, che oggi viene utilizzato per la cura della calvizie.
Uno studio i cui risultati potrebbero essere decisamente interessanti, sebbene si necessiti ancora di approfondimenti e chiarimenti in merito, così come spesso accade quando si affronta questo tipo di argomento. Proprio per questo motivo, quindi, il consiglio rimane quello di andare a consultare uno specialista del settore, in grado di identificare quelle che sono le terapie migliori per la cura della calvizie. Ogni caso, è bene ricordarlo, è a se stante e, pertanto, va analizzato in maniera univoca e concreta.
Come detto, sebbene l’importanza del cibo e della dieta sia ormai conclamata, è importante altresì chiedere il consiglio di un esperto del settore, in grado di andare a indicare quelli che sono gli strumenti migliori a propria disposizione per combattere il problema dell’alopecia, di qualsiasi tipo essa sia.