20Capita a molte persone, anche frequentemente, di avvertire quella terribile sensazione di prurito al cuoio capelluto che non dà pace e che crea non pochi disagi. In alcuni casi si arriva ad avvertire del vero e proprio bruciore e/o dolore al cuoio. Si tratta di un campanello di allarme che va preso in considerazione, anche perché si possono avere delle conseguenze poco gradevoli, come ad esempio, una serie di eruzioni cutanee ben visibili e non poco fastidiose.
Si deve sottolineare che non tutti i casi sono uguali e, pertanto, non esiste una sola causa valida per tutti. L’intensità del prurito è anch’essa soggettiva ma, se si avverse un fastidio di questo tipo, è sempre indispensabile capire il perché e cercare di risolvere la situazione, così da non avere problemi correlati. Si deve, infatti, sottolineare che se si sottovaluta questo tipo di capelli si può arrivare a causare la perdita degli stessi o, addirittura, ad anticiparne il processo di diradamento.
Come identificare il prurito al cuoio capelluto
Il primo step da fare è quello di andare a identificare il prurito. In questo modo si potrà capire di cosa si tratta, quali sono le cause e, soprattutto, si andrà a individuare una soluzione valida. Ecco, quindi, che questa prima fase è la principale e la più importante.
Quando prude la cute, la prima cosa che viene da fare è grattarsi. Questo, come detto, può finanche arrivare a provocare dolore e si deve cercare una soluzione. Inoltre, grattare la cute, soprattutto in maniera violenta e continua, potrebbe portare con sé ben altri danni, come l’ingresso di batteri e funghi sul cuoio, già di per sé infiammato e indebolito.
A questo punto si devono analizzare diversi punti. In primo luogo si deve capire se si hanno dei rush cutanei, se la pelle è screpolata, se ci sono dei parassiti sul cuoio o se si sono formate delle pustole. In questo modo, si iniziano a capire le cause e l’entità del problema. Così, quindi, si andrà anche a capire come cercare di risolvere il tutto, al fine di non provocare ulteriori danni.
Entrando nello specifico, quali sono le cause del prurito al cuoio? Non si possono elencarle tutte, anche perché queste variano di caso in caso. In alcune specifiche situazioni, ad esempio, la cute prude per quelle che sono le sostanze chimiche, e spesso mal tollerate da una cute sensibile, che sono presenti in taluni prodotti utilizzati per il lavaggio dei capelli. Ma questa non è l’unica causa. In questo caso, infatti, per cercare di risolvere il problema si devono cambiare prodotti, ma ci sono delle cause che, invece, richiedono molte più attenzioni. Si parte dalla forfora, che va a irritare il cuoio e scatena il prurito. Anche la cute secca è una causa, così come lo è anche la dermatite seborroica. Psoriasi, follicolite, seborrea, tigna sono anch’esse delle cause scatenanti del prurito.
Come detto, identificare il problema è molto importante, perché aiuta il capello a rimettersi in sesto. Infatti, c’è chi parla addirittura di relazione tra prurito e caduta dei capelli. A tal proposito, si deve sottolineare che la relazione non è diretta e che bisogna guardare caso per caso quelle che sono le cause. Tuttavia, sappiamo bene che seborrea, forfora grassa e dermatite seborroica possono portare alla caduta dei capelli.
Nello specifico, in presenza di ipersecrezione sebacea, il processo di miniaturizzazione e caduta dei capelli si velocizza e, come sottolineato, in questo caso si ha anche un forte prurito ai capelli. Ecco, quindi, che si spiega perché si tende a parlare di una correlazione, seppur non diretta, tra caduta dei capelli e prurito al cuoio capelluto.