Calvizie femminile: cosa la provoca e come affrontare la situazione

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perdita capelli donna

Sebbene non se ne parli tanto, la calvizie femminile esiste ed è un vero e proprio problema che va affrontato nel migliore dei modi. Per questo motivo, se ne deve parlare in maniera approfondita e si deve cercare di capire quali sono le cause, in cosa si differenzia da quella maschile, quali potrebbero essere le terapie e così via. Ecco, quindi, che è importante entrare nel dettaglio e cercare di analizzare da vicino la situazione.

La calvizie nelle donne fa paura anzi, a dire il vero, terrorizza, eppure si tratta di un fenomeno in costante aumento soprattutto negli ultimi anni. È per questo che è necessario trovare una soluzione nel minor tempo possibile.

 

Come si caratterizza la calvizie femminile?

Si deve cercare di rispondere a questa domanda. Se si guardano delle statistiche che sono state recentemente rese note, si scopre che 4 milioni di donne in Italia hanno dei problemi connessi all’alopecia androgenetica.

Una prima cosa che contraddistingue la calvizie femminile da quella maschile è che la prima si manifesta in tre stadi. La scala su cui si misura è denominata scala Ludwig.

Si parte con un diradamento leggero ma inesorabilmente progressivo, che si localizza in primo luogo in quella che è l’area del vertice. In un primo momento, le zone parietali sono risparmiate.

Se si osserva bene, nel primo stadio la zona che risulta diradata ha un asse maggiore antero-posteriore che poi si allarga anche alle altre zone del cranio. Attenzione, però, perché un’altra differenza con la calvizia maschile è che anche nel terzo stadio non si assiste mai alla perdita totale dei capelli, ma ci sono sempre dei capelli miniaturizzati e altri normali, seppur radi.

Nonostante possa essere difficile da accettare, la calvizie femminile può comparire già tra i 15 e i 18 anni, anche se poi il diradamento progredisce in maniera molto più lenta rispetto a quello che accade per gli uomini. In età più adulta, quindi, si arriva a stadi di alopecia molto più avanzati.

Ma quali sono i meccanismi che portano alla calvizie nella donna? Si deve sottolineare che, in questo caso, il meccanismo che si trova alla base del suddetto diradamento non scaturisce per un eccesso di ormoni, così come accade negli uomini. Cosa accade, allora? In questo caso c’è una forte carenza estrogenica a livello follicolare e questo fa indebolire e miniaturizzare il capello.

Alla luce di quanto detto, si può anche capire che, per cercare di risolvere la situazione, si debba andare a cercare di sanare questa carenza. Esistono dei prodotti topici pensati proprio per questa necessità e che portano anche dei risultati abbastanza rilevanti.

Quello che le donne non siano interessate dalla calvizie, quindi, è un falso mito che deve essere assolutamente sfatato. Non solo ne soffrono, ma è anche necessario mettere a punto una specifica terapia al fine di andare a risolvere il problema prima che sia troppo tardi e che la situazione sia irreversibile.